Cloro in pastiglie da 200 gr a lento scioglimento.
Sono in grado di aumentare lentamente ma regolarmente il tasso di cloro, in modo da ossidare i microorganismi come batteri, funghi e alghe, presenti nella piscina, esplicando un azione antialghe e flocculante, garantendo quindi la limpidezza dell’acqua.
Da utilizzare principalmente in piscine con struttura in PVC e fuori terra.
Evitare il contatto con alluminio, rame, superfici cromate, legno e sughero.
Dosaggio medio: 1 pastiglia ogni 25-30 metri cubi di acqua ogni 7 giorni.
In qualsiasi fase della clorazione il pH si deve collocare tra 7,2-7,6.
Le pastiglie possono essere messe nel cestello dello skimmer, nei dosatori a lambimento. Le quantità di utilizzo del prodotto dipendono dalle condizioni climatiche, dall’esposizione al sole, dalla frequentazione della vasca e dal tempo di funzionamento della pompa.
Consigli ed approfondimenti sul trattamento dell'acqua in piscina
Trattamento iniziale
Analisi e controllo del pH e del cloro
Il primo passaggio da eseguire per avere un ’acqua limpida è quello di controllare il p H ed il cloro residuo con i l kit controllo pH-CL oppure un test kit composto da dei reagenti.
Il controllo è visivo e si basa su una scala di comparazione cromatica.
Il valore ideale del pH deve essere compreso fra 7,2 e 7,6, la quantità di cloro tra 1,5 e 2 ppm litri .
In questo range l’azione del cloro sarà efficace. Più tecnicamente, il cloro immesso, in funzione del pH, tenderà più o meno a formare acido ipocloroso oppure ione ipoclorito.
L’acido ipocloroso è molto ossidante, quindi è in grado di neutralizzare qualunque forma di sporco, mentre lo ione ipoclorito ha un’azione meno ossidante.
Come abbassare ed aumentare il pH della piscina
Se il pH ha un valore inferiore a 7.0 , l’acqua è acida. Il pH deve essere aumentato con l’uso del prodotto pH+ .
Nel caso contrario, ovvero con un pH superiore a 7.6 , l’acqua è basica. Un valore elevato di pH favorisce lo sviluppo di flora batterica , alghe e incrostazioni calcaree e, di conseguenza , l’acqua tende a rimanere torbida. Bisognerà quindi utilizzare il prodotto pH- .
Ad esempio, per ridurre il valore di 0,1 % bisogna versare 10 ml di pH- per ogni metro cubo d’acqua presente. Se si vuole alzare il valore dello 0,1 % invece, bisogna aggiungere 10 ml di pH + per ogni metro cubo d’acqua.
Normalmente il pH tende quasi sempre ad aumentare nel tempo, specie se vengono utilizzati prodotti clorati alcalini .
Molto importante, dopo ogni intervento sul pH, far trascorrere un’ora con la filtrazione attivata e poi ricontrollare i valori e se necessario effettuare ulteriori correzioni.
Ricapitolando
Se il pH è acido cioè con valori minori a 7,0, devi aumentare il pH, utilizzando i prodotti pH+.
Se il pH è basico cioè con valori superiori a 7,6, devi abbassare il pH, utilizzando i prodotti pH-.
Se hai valori instabili, controlla sempre il pH trascorsa un’ora con filtrazione dell’acqua attiva.
Disinfettare con il cloro
Una volta sistemato il pH, si può passare alla disinfezione o sanificazione. Il prodotto in assoluto più utilizzato per svolgere questa funzione è il cloro. Si presenta in diversi formati, pastiglie, cloro granulare o cloro liquido .
La prima azione da fare all’avvio della piscina è la clorazione shock o clorazione d'urto. In questa fase si ha un'elevata concentrazione di cloro, circa il doppio del solito, 10-15 gr/m ³, per un'azione rapida ed efficace, tipicamente si svolge all'inizio della stagione o in caso di forti precipitazioni atmosferiche.
Trattamento clorazione d’urto
Questo tipo di trattamento, che, come detto, viene chiamato anche clorazione shock, è da effettuare sia in caso di acqua nuova, sia alla riapertura dopo il periodo invernale.
Appena riempita la piscina, è consigliabile sciogliere in acqua tiepida la quantità di cloro granulare utile per un trattamento d’urto, il dosaggio viene calcolato in rapporto alla cubatura della piscina e alla concentrazione del prodotto, indicata sulla confezione.
Attenzione mai versare cloro direttamente negli skimmer o in vasca, potrebbe causare danni all’impianto filtrante o macchie al telo.
In caso di acqua particolarmente torbida, l a clorazione d’urto può essere ripetuta ogni due settimane e dopo averla fatta bisogna attendere almeno un ciclo completo di filtrazione a seconda della temperatura dell’acqua l’impianto di filtrazione funzionerà dalle 4 alle 10 ore , prima di controllare il livello del cloro libero in vasca. Questa operazione è molto efficace, specie nei mesi estivi, perché in questo modo si possono combattere l’insorgenza e la proliferazione delle alghe, oltre ai batteri e ai contaminanti organici.
Il dosaggio consigliato in questa fase è 20 gr ogni metro cubo d’acqua.
È importante cercare di mantenere nell’acqua della piscina un tasso di cloro libero oscillante fra 0,6- 1,5 ppm, così da avere un’acqua con la massima garanzia di igienicità.
Trattamento antialghe
L’acqua della piscina risulta torbida e le pareti interne hanno un’ombreggiatura verde ? È necessario un trattamento antialghe.
La causa principale delle alghe in piscina è una disinfezione insufficiente dell'acqua ad esempio pH alto, presenza di nitrati, in questi casi l'antialghe è fondamentale per ricreare un ambiente ottimale per i bagnanti.
Come utilizzare l’antialghe ?
Per avere l’acqua della propria piscina pulita, prevenendo la formazione delle alghe, si può utilizzare il nostro antialghe liquido non schiumogeno e ad ampio spettro di azione.
Per un trattamento iniziale con il nostro antialghe il dosaggio consigliato è 10 ml ogni m ³ di acqua.
Il momento migliore per utilizzarlo è la sera , così da lasciarlo agire durante la notte, evitando che i bagnanti entrino in piscina subito dopo.
Nel caso di una manutenzione straordinaria bisognerà aspettare che l’acqua sia completamente pulita e trasparente, quindi potrebbero volerci 24-48 ore.
Trattamento di flocculazione
Spesso l’acqua della piscina smette di essere trasparente e diventa torbida a causa della presenza di piccoli residui galleggianti. In questo caso può essere necessario un trattamento di flocculazione.
La flocculazione è il processo chimico di aggregazione delle microparticelle che non vengono trattenute dalla filtrazione.
A cosa serve il flocculante?
Il flocculante è il prodotto chimico che serve per fare in modo che i prodotti inquinanti presenti nell’acqua si condensino, così da essere trattenuti dal filtro.
Flocculante per filtri a cartuccia
Il flocculante nelle piscine con filtro a cartuccia non si usa , perché lo scopo di questo prodotto è quello di addensare la materia organica, così da recuperarla ed eliminarla più velocemente dalla piscina. Utilizzandolo su un filtro a cartuccia, il flocculante lo intaserà velocemente.
Flocculante per filtri a sabbia
Il flocculante si può utilizzare solo nelle piscine con pompe a sabbia e, come visto precedentemente, si utilizza solo quando l’acqua perde in trasparenza a causa di polveri o alghe.
Come mettere il flocculante in piscina?
I metodi di utilizzo e i dosaggi per ogni tipologia sono i seguenti:
Flocculante liquido : questo prodotto si versa direttamente in vasca distribuendolo sull’intera superficie dell’acqua mentre la pompa è in funzione con la valvola selettrice su ricircolo-circolazione . Trascorsi 20-30 minuti si spegne il filtro per le successive 8-10 ore . Al termine di questo periodo, si rimette in funzione l'impianto filtrante posizionando la valvola selettrice sulla funzione di scarico. E' necessario anche collegare una scopa aspirafango per rimuovere tutti i residui depositati sul fondo, agendo molto lentamente. In caso di persistenza dell’acqua torbida può essere utile ripetere l’operazione di spegnimento del filtro di 8-10 ore. Il dosaggio corretto è riportato nell’etichetta sulla confezione del prodotto;
Flocculante in pastiglie o gel: queste due tipologie vengono utilizzate per togliere le impurità più sottili, acqua torbida, acqua marrone ,ossidazione del ferro o per eliminare residui di flocculante liquido. Viene introdotto nello skimmer nelle dosi consigliate in base alla cubatura della piscina e dopo 2 giorni si iniziano ad effettuare lavaggi della sabbia, da ripetere per i 7 giorni successivi .
2. Trattamento di manutenzione
Controllo e regolazione del pH
Per effettuare una corretta manutenzione è necessario eseguire un a misurazione del pH e del cloro residuo con il kit controllo pH-CL , quest’operazione è da ripetersi settimanalmente o addirittura più spesso in presenza di un pH instabile.
Per maggiori dettagli sui dosaggi, ritornare al capitolo sopra “ Analisi e controllo del pH e del cloro ”.
La clorazione ordinaria va effettuata quotidianamente con cloro granulare o cloro in pastiglie. La quantità di pastiglie da mettere negli skimmer va sempre regolata in modo da raggiungere i valori di cloro raccomandati dall’Autorità Sanitaria.
La frequenza dei controlli è fondamentale, vanno fatti ogni 3-4 giorni ad inizio stagione e ogni 2 giorni nei mesi di massimo utilizzo . Le dosi di cloro devono essere calcolate in rapporto alla cubatura della piscina e alle percentuali indicate dai contenitori. In caso di piscine di piccole dimensioni sono sufficienti le pastiglie da 20 grammi, mentre per le piscine medio-grandi meglio optare per le pastiglie da 200 grammi.
In alternativa, per il trattamento di manutenzione, si può utilizzare il cloro a lunga durata:
dosaggio pastiglie da 20 gr di cloro a lunga durata (tricloro): 1 pastiglia ogni 2 metri cubi ogni 7 giorni. Dose ideale in vasca 0,3 mg/l di cloro libero.
Mettere le pastiglie o in un dosatore galleggiante o nello skimmer;
Dosaggio pastiglie da 200 gr di cloro a lunga durata al 90% (tricloro): 1 pastiglia ogni 15 metri cubi ogni 7 giorni. Dose ideale in vasca 0,3 mg/l di cloro libero.
Mettere le pastiglie in un dosatore galleggiante o nello skimmer.
Prevenzione ed eliminazione delle alghe
Insieme al cloro a lunga durata, per eseguire un corretto trattamento di manutenzione è necessario utilizzare anche un antialghe, specialmente nella stagione estiva.
Il dosaggio coretto in questo caso è 5 ml ogni metro cubo di acqua a settimana.
Compresse Multifunzione
In alternativa per un corretto mantenimento dell’acqua si possono utilizzare le compresse multifunzione che contengono cloro, antialghe e flocculante.
Con pastiglie multifunzione da 200 gr , il dosaggio consigliato è 1 pastiglia ogni 15 metri cubi ogni 7 giorni. Dose ideale in vasca 0,3 mg/l di cloro libero. Mettere le pastiglie in un dosatore galleggiante o nello skimmer.
Se si utilizzano, invece, pastiglie multifunzione da 20 gr il dosaggio è: 1 pastiglia ogni 2 metri cubi ogni 7 giorni. Dose ideale in vasca 0,3 mg/l di cloro libero. Mettere le pastiglie in un dosatore galleggiante o nello skimmer .
Per quanto riguarda il flocculante liquido in questa fase di mantenimento, il dosaggio è il seguente: 10 ml ogni metro cubo, con pompa a filtro in funzione.
3. Trattamento antischiuma
Può capitare che si formi della schiuma nell’acqua della piscina a causa dello svernante o di un alghicida di scarsa qualità.
Per evitare che ricompaia, la soluzione migliore è sostituire il prodotto chimico con uno migliore e più efficace.
4. Trattamento anticalcare
La presenza di calcare può rendere l’acqua eccessivamente dura. A cosa è dovuta la durezza dell'acqua ? Generalmente i sali di calcio e magnesio sono solubili, ma, a causa del riscaldamento o dell'evaporazione, precipitano e vanno a formare depositi di calcare.
Se l’acqua è molto dura, ci sarà una maggiore presenza di calcare, e maggiore sarà la proliferazione delle alghe; se invece la durezza dell’acqua è troppo bassa si può andare incontro a fenomeni di corrosione e di degradazione della vasca in PVC.
Per eliminare il calcare si può utilizzare un vecchio trucco, semplice ed efficace: prepara re una soluzione 1:1 di acqua e aceto e strofinare le scaglie di calcare con una spugna. Una volta eliminate del tutto, continuare con il trattamento chimico abituale e mantenere i livelli di durezza del calcare tra 200 e 275 pp .
5. Problemi tipici delle acque
Perché l’acqua della piscina diventa torbida? Le cause
Se l’acqua della piscina si presenta verde, torbida, lattiginosa significa che ci sono delle alghe in sospensione.
È necessario eseguire un accurato controllo del pH e correggerlo in caso. Dopo averlo portato ai valori ottimali, effettuare un’abbondante clorazione ed infine un ciclo completo di filtrazione.
Le alghe nere si manifestano nelle piscine con piastrelle o mosaico vetroso. In questo caso controllare il pH e se necessario riportarlo ai valori ideali ed effettuare una clorazione d’ urto.
In caso di acqua marrone o ferro ossidato in sospensione, filtrare ininterrottamente e lavare frequentemente i filtri. Per quest’azione sono molto utili le compresse multifunzione o l’utilizzo di flocculanti in pastiglie.
Se si presentano invece delle incrostazioni marroni sulle pareti, fare un controllo del PH e durante la correzione, spargere il prodotto uniformemente in corrispondenza delle macchie.
Importante: La temperatura oltre i 28° potrebbe essere causa dei problemi elencati. È necessario dunque vuotare il 30% dell’acqua con l’aspiratore ed eliminando eventuali formazioni di alga o residui sul fondo. Poi, riempire nuovamente d’acqua la piscina, controllare il PH ed effettuare un (eventuale) trattamento d’urto.